FAQ

Domande frequenti

Tutte le informazioni sulla CRS

La CRS in generale

Integrazione

Opportunità per aiutare

Babysitting

Corsi

Primo soccorso

Sistema di telesoccorso

Direttive anticipate CRS

La CRS in generale

Quale percentuale delle donazioni va direttamente a bisognosi e/o progetti e quale percentuale viene impiegata per l’amministrazione?

Per ogni progetto, la CRS calcola che, in media, circa il 15,1% del finanziamento ricevuto servirà a coprire le spese di gestione generali. Del resto, non è pensabile di poter evitare completamente le attività amministrative: ad esempio, bisogna tenere la contabilità per gestire le donazioni, come pure disporre di una direzione e di un servizio del personale. Nel 2019 le spese amministrative si sono attestate al 7,0% e quelle per la raccolta fondi al 8,1%. Per ogni franco donato, 84 centesimi vengono così investiti in programmi e progetti. Tali quote rientrano nei limiti stabiliti dalla Fondazione ZEWO, che effettua i controlli del caso.

Il pubblico ha l’impressione che la gestione amministrativa della CRS sia molto pesante…

Nel 2015 la Sede della CRS contava 303 impieghi a tempo pieno. Circa la metà di questi riguardano i dipartimenti operativi Cooperazione internazionale e Sanità e integrazione. Il numero di impieghi nell’amministrazione non è quindi così elevato. La CRS fa tutto il possibile per utilizzare strumenti di gestione moderni al fine di mantenere un alto grado di efficacia, migliorandolo costantemente.

Perché la CRS fa appello alle donazioni nonostante sia sostenuta dalla Fondazione umanitaria?

La Fondazione umanitaria impiega i suoi ricavi per concedere un finanziamento iniziale ai nuovi progetti. Il suo obiettivo non è sostituire le fonti di finanziamento esistenti né finanziare progetti su una lunga durata. Per portare avanti le sue attività la CRS continua quindi a necessitare di fonti di finanziamento esistenti e fidate. Fra queste vi sono anche le donazioni, che rappresentano circa un sesto (un quinto se si tiene conto anche dei contributi materiali) delle entrate della Sede CRS.

La CRS si definisce neutrale – non è forse un pretesto per non dovere prendere posizione?

La neutralità è uno dei sette Principi fondamentali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa globalmente riconosciuti. Rispettandolo l’organizzazione vuole garantire di essere un partner di fiducia per tutte le parti coinvolte. La CRS non prende quindi parte a controversie di natura politica o ideologica. La neutralità è anche il presupposto per applicare in maniera credibile il Principio fondamentale di imparzialità: solo un’organizzazione neutrale può dimostrare di fornire il proprio aiuto a tutti senza alcuna discriminazione. La Croce Rossa è inoltre vincolata al rispetto del Principio di umanità che racchiude l’obiettivo principale del Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa: prevenire e attenuare le sofferenze umane sempre e in ogni parte del mondo. Gli altri sei Principi fondamentali servono a raggiungere questo fine, di conseguenza il Principio di umanità predomina sempre sugli altri. La Croce Rossa prende posizione qualora il Principio di umanità sia minacciato.

La CRS riceve fondi pubblici, può quindi ritenersi davvero indipendente?

La CRS non riceve alcuna sovvenzione pubblica, ma esclusivamente remunerazioni per i servizi prestati su incarico della Confederazione o dei cantoni. Tali prestazioni sono disciplinate da contratti conclusi da partner autonomi e con pari diritti. Il mandante controlla ovviamente l’impiego dei fondi da lui messi a disposizione, ma la presenza di un contratto fa sì che non possa esercitare alcuna influenza sulla politica di gestione della CRS.

Integrazione

I richiedenti l’asilo in Svizzera sembrano stare bene. È quindi necessario che la CRS si impegni in loro favore?

Per quanto l’opinione contraria sia molto diffusa, in Svizzera i richiedenti l’asilo non conducono una vita agiata, ma ricevono perlopiù prestazioni in natura e devono addirittura rimborsare l’assistenza sociale che ricevono. Viene concessa loro soltanto l’assistenza sanitaria di base e per i primi tre mesi non sono autorizzati a lavorare. Dopo questo lasso di tempo vengono impiegati solo per lavori mal retribuiti in ambiti in cui gli svizzeri non desiderano lavorare.
 
I richiedenti l’asilo riportano spesso traumi legati alle violenze subite nel loro Paese o durante la fuga. Molti soffrono di disturbi fisici e psichici che si ripercuotono sul loro quotidiano. Non possono inoltre fare progetti per il futuro perché non sanno se potranno rimanere in Svizzera in veste di rifugiati e quest’incertezza ha conseguenze negative sulla loro vita. Molti sono ogni giorno vittime di diffidenza e pregiudizi da parte di chi li circonda. Durante la procedura di asilo non è prevista per loro alcuna integrazione nella società. Vivono quindi prevalentemente separati dagli svizzeri, in alloggi collettivi nelle periferie o in appartamenti a buon mercato. Molti si sentono isolati ed esclusi dalla società.
 
Per questi motivi la CRS si impegna a favore di queste persone bisognose di aiuto e la cui dignità viene messa a repentaglio, seguendo la sua missione di fornire aiuto ai più vulnerabili.

Quale sostegno offre la CRS ai richiedenti l’asilo?

Nei cantoni di Uri e Glarona la CRS è incaricata dell’alloggio e dell’assistenza dei richiedenti l’asilo. In questi due cantoni nonché nei cantoni di Friburgo, Ginevra, Zurigo e in Ticino la CRS gestisce dei consultori dove i richiedenti l’asilo possono ottenere informazioni sulla situazione nel loro Paese di origine e una consulenza individuale su come ritornare in patria.

Come si comporta la CRS nei confronti di richiedenti l’asilo criminali?

Le statistiche dimostrano che il 90% dei richiedenti l’asilo si comporta correttamente e non commette azioni illegali. La CRS ritiene che ci debba essere una procedura severa e corretta contro le azioni criminali commesse da chiunque e che la collaborazione con le forze dell’ordine sia importante e necessaria.
 
La documentazione sulla criminalità nell’ambito dell’asilo è scarsa poiché mancano dati a livello cantonale e nazionale. Lo spaccio di droga e la delinquenza ad esso legata sono problematiche che riguardano l’intera società. Il fatto di poter interrompere una procedura di rinvio rende la procedura di asilo allettante per le cerchie criminali ed è possibile che dei malintenzionati si facciano talvolta passare per richiedenti l’asilo.
 
Durante le indagini sotto copertura condotte dalla polizia può capitare che un richiedente che si comporta correttamente nel centro di accoglienza venga arrestato per spaccio di stupefacenti senza che i collaboratori della CRS che si occupavano di lui dubitassero minimamente delle sue attività illegali. La CRS segue da vicino questo problema.

Perché i migranti sono più esposti alle malattie degli svizzeri?

I migranti sono esposti a numerosi rischi per la salute. Spesso provengono da Paesi in cui l’assistenza sanitaria è insufficiente o del tutto inesistente. A ciò si aggiungono le esperienze traumatiche vissute durante la guerra o la fuga e le difficili condizioni imposte dalla vita in esilio che hanno pesanti ripercussioni sulla loro salute. Le barriere linguistiche e strutturali complicano infine il loro accesso alle prestazioni sanitarie nel Paese di accoglienza.

Il dipartimento Sanità e integrazione della CRS opera per ridurre questi ostacoli proponendo corsi e informazioni volti a migliorare le condizioni sanitarie dei migranti.

Quali sono le attività della CRS nell’ambito della sanità e dell’integrazione?

Il sistema sociosanitario svizzero non è abbastanza preparato per affrontare le questioni che riguardano i migranti. Gran parte degli ospedali sono sprovvisti delle competenze e dei presupposti necessari per fornire un’assistenza adeguata a persone provenienti da altre culture. La CRS offre a migranti e specialisti del settore sociosanitario una ricca documentazione e un’ampia gamma di offerte di assistenza, formazione, consulenza e informazione. L’Ambulatorio CRS per vittime della tortura e della guerra è specializzato nel trattamento di persone traumatizzate da esperienze di violenza sistematica.

Quando possibile, le prestazioni destinate ai migranti vengono offerte nella loro lingua materna oppure in presenza di interpreti specializzati nella mediazione culturale.

La CRS contribuisce a migliorare la salute e la comprensione di persone provenienti da altri Paesi all’interno della nostra società.

Opportunità per aiutare

Mi piacerebbe diventare un volontario della CRS. Cosa devo fare? A chi mi devo rivolgere?

In Svizzera le associazioni cantonali e le organizzazioni di salvataggio della CRS possono contare sull’aiuto di circa 70 000 volontari che svolgono varie attività (p. es. compagnia a persone anziane, creazione di siti Internet, installazione di sistemi di telesoccorso). Se volete diventare volontari rivolgetevi all’associazione cantonale di vostra scelta.

All’estero la CRS impiega esclusivamente professionisti con esperienza e collaboratori locali.

Posso svolgere un tirocinio all’estero?

All’estero la CRS impiega professionisti con un’esperienza specifica e di lunga data. I delegati, infatti, devono assumere compiti molto diversificati e complessi. Per questo motivo la CRS non offre tirocini all’estero.

Posso lavorare per la Croce Rossa all’estero?

La richiesta di delegati è limitata. Quando possibile, infatti, la CRS impiega professionisti locali. Una missione dura 6-24 mesi. Oltre a precedenti esperienze all’estero, sono richieste una solida formazione e una conoscenza approfondita dell’ambito professionale in questione (medico, paramedico o logistico).

Come posso aiutare efficacemente in caso di una catastrofe all’estero?

Catastrofi naturali e conflitti sono situazioni straordinarie che richiedono il rapido intervento di specialisti formati. L’aiuto più efficace che si può fornire in situazioni di questo genere è una donazione in denaro: CP 30-4200-3 (precisare scopo della donazione).

Desidero donare beni in natura (alimenti, abiti, ecc.). Cosa devo fare?

La CRS non può accettare donazioni in natura per i soccorsi all’estero per i motivi seguenti:

  • I beni di soccorso della Croce Rossa sono standardizzati.
  • La Croce Rossa deve rispettare le norme di importazione.
  • Sono richieste solo grandi quantità di beni di soccorso.
  • Dal punto di vista logistico non è possibile consegnare singole donazioni di beni di soccorso.
  • Donazioni di mobili d’ospedale o materiale medico possono essere in parte utilizzate in programmi a lungo termine.
  • Grössere Materialspenden wie Spitalmobiliar oder medizinisches Verbrauchsmaterial können zum Teil in langfristigen Programmen eingesetzt werden.

Babysitting

Quando avrà luogo il prossimo corso di babysitting nella mia regione?

I corsi di babysitting sono offerti dalle associazioni cantonali della Croce Rossa. Rivolgetevi all’associazione più vicina a voi per conoscere le date delle prossime formazioni. Maggiori informazioni: babysitter.redcross.ch.

Dove posso trovare una babysitter fidata?

L’associazione cantonale della vostra regione può darvi tutte le indicazioni su come trovare una buona babysitter.

Quanto devo pagare una babysitter?

Le tariffe orarie per il babysitting variano a seconda del cantone. L’associazione cantonale della vostra regione può informarvi sulle tariffe correnti.

Corsi

Quando avrà luogo nella mia regione il prossimo corso di collaboratrice sanitaria CRS / collaboratore sanitario CRS?

I corsi di collaboratrice sanitaria CRS / collaboratore sanitario CRS sono offerti dalle associazioni cantonali della Croce Rossa. Rivolgetevi all’associazione più vicina a voi per conoscere le date delle prossime formazioni. Maggiori informazioni: redcross-edu.ch.

Quando avrà luogo il prossimo corso di babysitting nella mia regione?

I corsi di babysitting sono offerti dalle associazioni cantonali della Croce Rossa. Rivolgetevi all’associazione più vicina a voi per conoscere le date delle prossime formazioni.

Primo soccorso

Com’è organizzato il primo soccorso in Svizzera?

In Svizzera il primo soccorso è di competenza della Federazione svizzera dei samaritani (FSS), una della organizzazioni di salvataggio della Croce Rossa. Maggiori informazioni sono riportate sul sito della FSS.

Sistema di telesoccorso

È possibile avvisare una persona di contatto prima della centrale d’allarme?

Di norma non programmiamo il sistema in questo modo perché la centrale d’allarme è attiva 24 ore su 24 e garantisce la ricezione di tutte le chiamate. Inoltre, nel caso di chiamate inoltrate per errore, si evita così di disturbare la persona di contatto, soprattutto di notte.

Perché in caso di attivazione dell’allarme non viene direttamente un operatore della CRS?

Si tratta di una questione di costi e organizzazione. Il cliente deve poter premere il pulsante senza che ciò generi i costi eccessivi che deriverebbero dallo spostamento di uno specialista a ogni attivazione dell’apparecchio. Inoltre nella maggior parte dei casi non vi è bisogno di professionisti, ma è sufficiente l’intervento di una persona di contatto che abita nel vicinato e che quindi si può recare velocemente sul posto. Questa soluzione permette al contempo di creare e promuovere la rete sociale.

Non ho tre persone di contatto. Posso comunque installare il Telesoccorso Croce Rossa?

In alcune regioni la CRS collabora con delle organizzazioni partner. Pagando un importo supplementare è possibile depositare una copia delle proprie chiavi ad esempio presso il servizio ambulanze, che interviene nel caso in cui le persone di contatto non siano raggiungibili. La CRS si occupa di coordinare il deposito e la restituzione delle chiavi.

Che cosa succede se attivo l’allarme per errore?

A volte può succedere che il pulsante d’allarme venga premuto per errore: la centrale d’allarme ne è ben consapevole. In questi casi l’operatore risponde e si informa rapidamente sui motivi della chiamata. Ciò non genera alcun costo supplementare oltre a quello della telefonata.

L’apparecchio funziona anche in giardino e in cantina?

L’apparecchio ha una portata di all’incirca 150 m che può variare però anche a seconda dello spessore dei muri, delle finestre, ecc. Durante l’installazione vengono effettuati dei test per mostrare al cliente dove l’apparecchio funziona e dove no.
A seconda delle abitudini dell’utilizzatore un apparecchio mobile può rivelarsi utile. L’associazione cantonale CRS della vostra regione sarà lieta di informarvi circa i vantaggi e gli svantaggi dei diversi dispositivi.

È possibile acquistare l’apparecchio anziché noleggiarlo?

Di norma la CRS noleggia il dispositivo in modo da potere offrire anche la relativa manutenzione. Ad esempio: quando le batterie devono essere sostituite la centrale d’allarme riceve un avviso e lo trasmette all’associazione cantonale CRS competente che si occuperà di cambiare le batterie entro il termine indicato.
Il sistema di telesoccorso, tuttavia, è una prestazione fornita dalle associazioni cantonali e può quindi variare a seconda del cantone. Alcune associazioni cantonali offrono la possibilità di acquistare il dispositivo pagando un importo mensile per il servizio della centrale d’allarme e la manutenzione dell’apparecchio.

Avete soluzioni per persone sorde, mute o con difficoltà nel parlare?

Possiamo proporre le soluzioni seguenti:

  • Persone sorde: la centrale dall’allarme è a conoscenza dell’handicap della persona e, ogni volta che riceve una chiamata, invia un fax chiedendo di rispondere. Se non ottiene risposta organizza immediatamente i soccorsi, contatta una delle persone di riferimento indicate dal cliente e coordina le misure necessarie. 
  • Persone con difficoltà nel parlare: la centrale dall’allarme è a conoscenza dell’handicap della persona e formula tutte le domande in modo che si possa rispondere con «sì» o «no» (es. «Signora X, è tutto a posto?»). Abbiamo già installato il Telesoccorso Croce Rossa a casa di diverse persone con difficoltà di linguaggio e constatato che la comunicazione mediante segnali concordati (colpi, clacson, fischietto, ecc.) funziona. Se il cliente non produce alcun segnale riconoscibile per indicare che la chiamata è stata effettuata per errore, la centrale d’allarme organizza immediatamente i soccorsi, contatta una delle persone di riferimento indicate dal cliente e coordina le misure necessarie.

Avete anche un sistema di allarme mobile?

Sì, ma poiché il sistema di telesoccorso è una prestazione fornita dalle associazioni cantonali, l’offerta può variare a seconda del cantone.
Tutte le associazioni cantonali CRS offrono l’installazione del dispositivo fisso (Casa) con la possibilità di poter collegare il vostro telefono cellulare alla centrale di allarme. Per le emergenze fuori casa potete contattare la centrale d’allarme con il vostro telefonino, indicare la vostra posizione e spiegare la situazione. La centrale d’allarme organizza i soccorsi necessari e avvisa una persona di contatto, un medico o un’ambulanza.
Alcune associazioni cantonali CRS offrono anche dispositivi mobili (cellulari) senza apparecchio fisso connessi alla centrale che, se richiesto, possono essere muniti della funzione GPS per localizzare immediatamente l’utilizzatore.
Questa funzione può essere impiegata solo all’aperto con dispositivi speciali e ha una precisione di alcuni metri. La localizzazione GPS può rivelarsi utile per i soccorsi, ma ha anche dei limiti: in molti casi l’assenza di un segnale satellitare rende la localizzazione impossibile (specialmente in ambito urbano, la connessione ai satelliti GPS è spesso considerevolmente limitata, negli spazi chiusi è impossibile).
L’associazione cantonale CRS della vostra regione sarà lieta di informarvi circa i vantaggi e gli svantaggi dei diversi dispositivi.

Braccialetto o cellulare, quale dispositivo scegliere?

Il sistema di telesoccorso fisso è indicato per le persone che vivono da sole e che potrebbero ritrovarsi senza nessuno che le aiuti in caso di emergenza. A casa hanno il pulsante d’allarme sempre al polso e possono mettersi in contatto con la centrale in qualsiasi momento senza doversi ricordare di portare sempre appresso il dispositivo. Ciò avviene invece con il cellulare, che deve essere portato con sé ogni volta che si cambia stanza. Si ha sempre il telefono a portata di mano quando capita di cadere in cucina o in bagno?
Se invece la persona è mobile e vuole uscire di casa in tutta sicurezza non dimenticherà di portarsi dietro il telefonino per mettersi in contatto con la centrale d’allarme in caso di necessità (v. sistema di allarme mobile).

Direttive anticipate CRS

Quali sono i vantaggi delle direttive anticipate CRS e a chi posso rivolgermi?

Se una persona non è più in grado di decidere a causa di un infortunio o di una malattia, le direttive anticipate CRS indicano su quali basi devono fondarsi le decisioni mediche. Per il momento le associazioni cantonali dei cantoni di Argovia, Glarona, Grigioni, Lucerna, Soletta, Vallese, Zugo e Zurigo offrono consulenza per la redazione di questo documento nonché la possibilità di depositarlo.